lunedì 12 dicembre 2011

Un Natale da Favola, con Il Principe Schiaccianoci e Il Gatto con gli Stivali, tra i regali sotto l’albero!



I fratelli Grimm contro Il celebre balletto di Tchaikovsky, a contendersi i favori delle strenne natalizie firmate 3D

Woody Allen apripista della stagione cinematografica “sotto l’albero”, tra gli arrivismi di Clooney e il rocambolesco sequel di Holmes, infarciti nel cinepanettone italiano conteso da Pieraccioni.

Se con il prodigio di Spielberg TINTIN, potevamo credere di perdere la magia del grande cinema di Natale, in quella uscita posticipata ad Ottobre, oggi ci troviamo “sorprendentemente travolti” da una riguardevole elite di personaggi, attinti dalla tradizione popolare regalata alla favola, tra anteprime slittate per l’occasione, nel botteghino delle strenne natalizie d’autore. Ad introdurci nel clima festivo velato di romantica ironia, ci ha pensato il grande “Woody” con il suo Midnight in Paris, presentato in anteprima al Festival Di Cannes, la scorsa primavera, e magicamente distribuito i primi di Dicembre, con un sorprendente Owen Wilson come alter-ego del regista, nei panni di uno sceneggiatore che si vuole dedicare alla stesura del suo primo romanzo, nella complicità dell’accomodante capitale parigina, in un paradosso temporale degno del riuscito La Rosa Purpurea del Cairo, girato nell’85, con Jeff Daniels e Mia Farrow ad allietare le fantasiose divagazioni tra realtà e finzione del regista. Ma tutte le attenzioni sono rivolte alle favole più attese dai piccini, con la solita strizzata d’occhio ad un pubblico adulto, appassionato da un 3D capace sempre di rinnovarsi. Andrei Konchalovsky ha deliziato le attese con il suo Lo Schiaccianoci, ispirato alla nota favola musicata dal compositore russo Pëtr Tchaikovsky, abilmente rieditata da Eduard Artemiev con le canzoni inedite di Tim Rice, in una coproduzione anglo-ungherese che si concede il privilegio di poter attingere da quell’enfasi disneyana che tanto ha insegnato, nei felici richiami dei sempreverdi classici del calibro di Pomi d’ottone e manici di scopa e il celeberrimo Mary Poppins di Robert Stevenson. La storia rinomata del piccolo principe esiliato dal suo mondo reale e imprigionato dal consueto sortilegio di rito, si avvale della felice recitazione dei giovani protagonisti; la ritrovata Elle Fanning nel ruolo della piccola Mary, affiancata da un entusiasmante Nathan Lane nei panni dello “Zio” Albert, contro il tirannico mondo del Re Topo John Turturro, nel ghigno ossigenato più glamour che il cinema possa desiderare. Non da meno poteva essere il vero protagonista dell’araldo di casa DreamWorks, nella saga dedicata all’orco Shrek, Il Gatto con gli Stivali, nell’omonimo lungometraggio sempre doppiato da Antonio Banderas, con al fianco una deliziosa Kitty Zampe di Velluto, nella sensuale voce di Salma Hayek, a contendersi i favori di una storia, nata originariamente da quella tradizione popolare europea trascritta da Giovanni Francesco Straparola nelle sue Piacevoli Notti (la raccolta di racconti) e in seguito adottata da quel romanticismo tedesco che ha ispirato i Fratelli Grimm e lo stesso Charles Perrault. Un vero full d’Assi, completato con l’attualità riletta da un amaro George Clooney, nel suo Le Idi di Marzo, al fianco di un angosciato Ryan Gosling reduce da Drive, e il rocambolesco sequel di Sherlock Holmes, nei disimpegni atipici di un rinverdito Robert Downey Jr. Non poteva mancare il classico cinepanettone di De Sica, nel ritorno alle origini con Vacanze di Natale-a Cortina, affiancato dal goliardico Pieraccioni nel suo Finalmente la Felicità. Buon CineNatale a tutti!
Paolo Vannucci