giovedì 28 agosto 2014

CINEMA IN ROSA

CINEMA IN ROSA: Scarlett Johansson e Jessica Alba
Stagione cinematografica apripista al femminile con Scarlett Johansson e Jessica Alba a dominare le nuove entrate di Settembre

Ritorno vacanziero in grande stile con le pellicole di Sin City 2 e Lucy.

Appena terminata la stagione vacanziera con i grossi titoli di Agosto che hanno deliziato il palato dei cinefili più esigenti, e con Hercules di Brett Ratner tutti hanno potuto suddividere il cinema tradizionale in carne e ossa con l’animazione in computer grafica firmata DreamWorks di Dragon Trainer 2 fiancheggiato dal Planes 2 firmato Disney-Pixar, il ritorno nelle sale è, come di consueto, nel buon nome del Festival di Venezia, per quegli addetti ai lavori che si propinano titoli e attori da soppesare per l’autunno prossimo a venire. I blockbusters d’oltreoceano hanno già pronti una cospicua manciata di titoli, cominciando dal terzo episodio della saga creata, prodotta e interpretata da Silvester Stallone nel nome de I Mercenari 3,  solito ritornello infarcito di azione e botti a più non posso circondato dai soliti amici di sempre Arnold Schwarzenegger e Jason Statham, con la partecipazione di Antonio Banderas, Harrison Ford e Mel Gibson. Per i più piccini, ma con il benestare dei genitori con cui siamo cresciuti (era il finire degli anni settanta e la sigla era cantata da Katia Svizzero) tornano le avventure della piccola ape creata dallo scrittore tedesco Waldemar Bonsels e realizzate in computer grafica dal regista Alexs Stadermann, per un centenario in grande stile de L’Ape Maia – il film. lo stesso Michael Bay di Transformers 4 ci presenta il suo Tartarughe Ninja diretto da Jonathan Libesman e interpretato da Megan Fox nei panni di April O’Neil, la reporter che scova il fantomatico quartetto di tartarughe umanizzate che rispondono al nome di Raffaello (Alan Ritchson), Donatello (Jeremy Howard), Michelangelo (Noel Fisher) e Leonardo (Pete Ploszek), abili guerrieri ninja sostenuti dal sensei Splinter, ma nel cast figura anche una inedita Whoopi Goldberg. Il piatto forte è l’attesissimo sequel della graphic novel  creata e diretta per il grande schermo da Frank Miller Sin City – Una donna per cui uccidere, in coppia con Robert Rodriguez, in quel vortice in bianco e nero per cui gli è valso il Gran Premio Tecnico per la forma visiva a Cannes. Bianco e Nero intinti nel Giallo e Rosso per quella fotografia che ha immortalato la violenza grafica dei personaggi estremi che ne hanno decretato il successo, cominciando dal grande Mickey Rourke nei panni di Marv, comprimario di Josh Brolin che ha preso il posto di Clive Owen per il ruolo del detective Dwight McCarthy, suddiviso dalle due donne ammaliatrici interpretate da Eva Green  (Ava Lord) e Jessica Alba (Nancy Callahan), senza tralasciare il personaggio di Gail, nel latex borchiato nero di Rosario Dawson. Un vero alveare tinto di rosa, per un cinema al femminile che prosegue con la sua regina in Scarlett Johansson, duplice protagonista nelle pellicole Under the Skin (in uscita il 28 Agosto), diretto da Jonathan Glazer, fantasy movie in salsa sci-fi (ricorda molto L’invasione degli Ultracorpi), dove interpreta il ruolo di una aliena che seduce le sue vittime prima di sottrarne la pelle e (per proseguire) il drammatico Lucy di Luc Besson, nel personaggio scomodo di una ragazza che rimane vittima dello spaccio internazionale di droga, con l’unica colpa di avere in grembo una sostanza che, al suo schiudersi, la investirà di poteri prodigiosi. Insomma, un settembre di grande cinema che aspetta solo di essere visto... a nostro piacimento!    
               
               

Paolo Vannucci

domenica 17 agosto 2014

DiCinema: la nuova Hollywood


DiCinema: ROBIN WILLIAMS
Un viaggio nello star system mondiale, per conoscere gli attori e i registi  che hanno rinnovato l’ultima generazione di miti in celluloide

Istrionismo e comicità d’autore per uno degli stand-up più talentuosi della commedia brillante di tutti i tempi, nel talento strabordante di Robin Williams.
  
Se alla parola comico dovessero dare un nome, di certo non esiterebbero in molti ad identificare la mimica ed il talento in uno dei volti più malleabili della commedia brillante americana, in quell’uragano senza inibizioni conosciuto come Robin Williams, classe ’51 in quel di John Belushi, grande amico e compagno di quella sorte che ha portato l’attore dei Blues Brothers a morire per propria mano per overdose, insieme sino a pochi istanti prima dell’insano gesto in compagnia di Robert De Niro e Jack Nicholson.  Di famiglia benestante, il padre dirigente della Ford Motors e la madre modella di origini francesi, il giovane Williams si mette in luce sin da giovanissimo per l’innato talento della recitazione che lo porta ad abbandonare gli studi in scienze politiche per abbracciare la famosa Juilliard School di New York, indirizzo recitazione drammatica. Di spiccato senso mimico, la fortuna dell’attore arriva con la partecipazione al serial Happy Days, nei panni dell’alieno Mork, spopolando per quel tormentone Na-no, Na-no nel celebre saluto di uno degli spin-off più fortunati della televisione statunitense siglata anni settanta-ottanta (Mork & Mindy, appunto). Baciato dal tocco di Altman per il suo coraggioso Popeye, il successo di Robin arriva per mano di Barry Levinson, nel suo rocambolesco Good Morning Vietnam, abile suite in cui lo si immerge in quel vortice di dialettica affidata all’improvvisazione tanto cara allo stesso Williams. Una veloce apparizione nel Barone di Munchausen di Gilliam, per arrivare al fortunato ruolo del professore Keating de L’Attimo fuggente, seconda candidatura dopo il Golden Globe vinto per il ruolo del deejay Adrian Cronauer. Penny Marshall lo delizia per la felice scelta di Risvegli, al fianco di Robert De Niro, mentre Terry Gilliam lo rivuole per l’ingombrante ruolo de La Leggenda del Re Pescatore, al fianco di Jeff Bridges. Siamo all’inizio degli anni novanta, periodo in cui la commedia lo reclama per la sua innata capacità di rivalutare un genere brillante che non conosce respiro, e Chris Columbus lo dirige nei fortunati Mrs DoubtFire, Nine Months e il riuscito L’uomo bicentenario, mentre per l’Oscar dobbiamo aspettare il coraggioso ruolo di Will Hunting, al fianco di un giovane Matt Damon nel ruolo del genio incompreso. Ruolo che lo consacra per mano della stessa Disney, proprio per Aladdin, abilmente doppiato da un Williams che improvvisa dialoghi a più non posso e che in Italia lo affidano nelle mani abili di un Proietti da intenditori. Ruoli di felice commedia che non eclissa la luce di un vero camaleonte del palcoscenico, insignito proprio per questo tra i 100 stand-up di tutti i tempi, rispolverato recentemente nei due episodi di Una notte al museo e nel drammatico August Rush di Kirsten Sheridan, prima di quella tragica scomparsa che lo ha eclissato a soli 63 anni, ma per rimanere per sempre una delle stelle più brillanti del firmamento mondiale.

Di seguito, tutti i film interpretati dall’attore:

•             Il film più pazzo del mondo (Can I do 'Till I Need Glasses?), regia di I. Robert Levy (1977)
•             Popeye - Braccio di ferro (Popeye), regia di Robert Altman (1980)
•             Il mondo secondo Garp (The World According to Garp), regia di George Roy Hill (1982)
•             Come ti ammazzo un killer (The survivors), regia di Michael Ritchie (1983)
•             Mosca a New York (Moscow on the Hudson), regia di Paul Mazursky (1984)
•             Tempi migliori (The Best of Times), regia di Roger Spottiswoode (1986)
•             Club Paradise, regia di Harold Ramis (1986)
•             Good Morning, Vietnam, regia di Barry Levinson (1987)
•             Portrait of a White Marriage (1988)
•             Le avventure del barone di Münchausen (The Adventures of Baron Munchausen), regia di Terry Gilliam (1988)
•             L'attimo fuggente (Dead Poets Society), regia di Peter Weir (1989)
•             Cadillac man, Mister occasionissima (Cadillac Man), regia di Roger Donaldson (1990)
•             Risvegli (Awakenings), regia di Penny Marshall (1990)
•             L'altro delitto (Dead Again), regia di Kenneth Branagh (1991)
•             La leggenda del re pescatore (The Fisher King), regia di Terry Gilliam (1991)
•             Hook - Capitan Uncino (Hook), regia di Steven Spielberg (1991)
•             Shakes the Clown (1992) - cameo
•             Toys - Giocattoli (Toys), regia di Barry Levinson (1992)
•             Le cinque vite di Hector (Being Human), regia di Bill Forsyth (1993)
•             Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre (Mrs. Doubtfire), regia di Chris Columbus (1993)
•             Nine Months - Imprevisti d'amore (Nine Months), regia di Chris Columbus (1995)
•             A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar (To Wong Foo Thanks for Everything, Julie Newmar), regia di Beeban Kidron (1995) - cameo
•             Jumanji, regia di Joe Johnston (1995)
•             Piume di struzzo (The Birdcage), regia di Mike Nichols (1996)
•             Jack, regia di Francis Ford Coppola (1996)
•             L'agente segreto (The Secret Agent), regia di Christopher Hampton (1996)
•             Hamlet, regia di Kenneth Branagh (1996)
•             Due padri di troppo (Fathers' Day), regia di Ivan Reitman (1997)
•             Harry a pezzi (Deconstructing Harry), regia di Woody Allen (1997)
•             Flubber - Un professore tra le nuvole (Flubber), regia di Les Mayfield (1997)
•             Will Hunting - Genio ribelle (Good Will Hunting), regia di Gus Van Sant (1997)
•             Al di là dei sogni (What Dreams May Come), regia di Vincent Ward (1998)
•             Patch Adams, regia di Tom Shadyac (1998)
•             Jakob il bugiardo (Jakob the Liar), regia di Peter Kassovitz (1999)
•             L'uomo bicentenario (Bicentennial Man), regia di Chris Columbus (1999)
•             One Hour Photo, regia di Mark Romanek (2002)
•             Eliminate Smoochy (Death to Smoochy), regia di Danny DeVito (2002)
•             Insomnia, regia di Christopher Nolan (2002)
•             The Final Cut, regia di Omar Naim (2004)
•             House of D, regia di David Duchovny (2004)
•             Un amore sotto l'albero (Noel), regia di Chazz Palminteri (2004)
•             The Big White, regia di Mark Mylod (2005)
•             Vita da camper (RV), regia di Barry Sonnenfeld (2006)
•             Una voce nella notte (The Night Listener), regia di Patrick Stettner (2006)
•             Una notte al museo (Night at the Museum), regia di Shawn Levy (2006)
•             L'uomo dell'anno (Man of the Year), regia di Barry Levinson (2006)
•             La musica nel cuore - August Rush (August Rush), regia di Kirsten Sheridan (2007)
•             Licenza di matrimonio (License to Wed), regia di Ken Kwapis (2007)
•             Il papà migliore del mondo (World's Greatest Dad), regia di Bobcat Goldthwait (2009)
•             Una notte al museo 2 - La fuga, regia di Shawn Levy (2009)
•             Shrink, regia di Jonas Pate (2009)
•             Daddy Sitter (Old dogs), regia di Walt Becker (2009)
•             The Big Wedding, regia di Justin Zackham (2013)
•             The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca (The Butler), regia di Lee Daniels (2013)
•             The Face of Love, regia di Arie Posin (2013)


Paolo Vannucci