martedì 21 febbraio 2017

DiCinema: la nuova Hollywood

DiCINEMA: LILY COLLINS
Un viaggio nello star system mondiale, per conoscere gli attori e i registi che hanno rinnovato l’ultima generazione di miti in celluloide
Sensualità e romanticismo, per una delle attrici che ha rielaborato il ruolo di primattrice nelle qualità di Lily Collins.
Pensate che essere figli di rock star voglia dire avere una strada facile per puntare al ruolo di protagonista nel panorama competitivo di Hollywood? Sicuramente ne sa qualcosa la collaudata Liv Tyler, figlia del leader degli Aerosmith, che si è fatta strada tra partecipazioni ai videoclip per diventare protagonista d'eccezione nella trilogia dell'Anello, oltre al famoso apocalittico Armageddon di Michael Bay (con la hit musicale firmata dall'arcinoto padre). Stessa sorte sembra appartenere alla nostra Lily Collins, figlia del famoso batterista dei Genesis, Phil. Ambiziosa e talentuosa sin nei primi anni dell'infanzia, si appassiona al teatro alla precoce età di cinque primavere, per passare ad una adolescenza che la vede rivestirsi di uno spiccato senso del giornalismo, tanto da scrivere per testate di livello internazionale quali Teen Vogue e il Los Angeles Times, per ottenere la specializzazione in giornalismo televisivo alla University of Southern California. Viene notata come seducente testimonial del patinato mondo glamour della moda, posando per Chanel e Glamour, per assorbire quel mondo del cinema che la mette in luce con la partecipazione a The Blind Side di John Lee Hancock. Seguono velate prove di attrice in Priest e Abduction – Riprenditi la tua vita, quest'ultimo diretto da John Singleton e recitato al fianco di Taylor Lautner. Il vero successo di pubblico arriva con la rivisitazione del classico di Biancaneve, nel Mirror Mirror di Tarsem Singh, al fianco di una perfida Julia Roberts nel ruolo della matrigna. Un viso dolce che si ripiega facilmente nella commedia adolescenziale, ma che punta in alto con ambizione e intelligenza, visto le apparizioni riuscite in Stuck in Love, diretto da Josh Boone e The English Teacher, di Craig Zisk. La conferma di una riuscita alchimia di sentimento e commedia arriva con Scrivimi ancora, diretto da Christian Ditter, al fianco di Sam Claflin, ma il grande blockbuster di pubblico si cela dietro la scelta per il ruolo della giovanissima quindicenne Clary, nell'adattamento della trilogia scritta da Cassandra Clare, Shadowhunters – Città di ossa, per quel filone aperto dal fortunato ciclo vampiresco di Twilight, dal cui cast riemerge Jamie Bower, al suo fianco dopo il ruolo di Caius dei Volturi. La moda la reclama come volto per Lancôme, mentre non rinuncia ai ruoli di buon cinema per i successivi Rules Don't Apply, diretto da Warren Beatty, To the Bone di Marti Noxon e Okja di Bong Joon Ho, nel cui cast si uniscono Jake Gyllenhaal e Tilda Swinton, in uscita nel 2017.

Paolo Vannucci